Testo di Sara Patarchi
Testo di Sara Patarchi
La riabilitazione post chirurgica in seguito a protesi di ginocchio con l’idrokinesi è di fondamentale supporto alle sedute effettuate a secco in fisioterapia. Negli ultimi anni la riabilitazione in acqua è diventata sempre più importante poiché l’acqua consente di iniziare il recupero in tempi anticipati, normalmente non previsti dalla terapia a secco. Grazie all’acqua e all’idrokinesi (movimento riabilitativo in acqua), si vengono a creare le migliori condizioni di recupero dai traumi fisici. Non solo: l’idrokinesi sembra essere un valido completamento alla riabilitazione post-chirurgica e conservativa per tutte le lesioni che colpiscono l’apparato scheletrico e muscolare.
A rendere così importante il lavoro svolto in acqua è l’utilizzo di alcune proprietà fisiche dell’acqua come ad esempio:
Queste proprietà fanno in modo che, all’interno dell’ambiente acquatico, si possa:
Per quanto riguarda un lavoro post-chirurgico di protesi al ginocchio, gli obiettivi della riabilitazione prevedono:
a) un incremento della mobilità, riducendo in tal modo la rigidità articolare
b) il recupero della forza e della coordinazione muscolare
c) un migliore drenaggio linfatico e vascolare grazie alla pressione idrostatica.
Il lavoro in acqua può essere generale nella fase di riscaldamento per poi riguardare esercizi sempre più specifici, indirizzati dapprima al recupero della mobilità e poi a quello della forza.
Si posso effettuare diversi tipi di camminata:
Oppure, stando fermi, si può riscaldare l’arto interessato con l’oscillazione della gamba tesa in avanti
Tutti gli esercizi possono essere ripetuti in seguito con degli attrezzi, come cavigliere galleggianti, per lavorare anche sulla forza.
Guarda i video sulla riabilitazione del ginocchio sul nostro canale YouTube
I primi esercizi di rinforzo per il ginocchio con l’idrokinesi devono essere svolti ricercando la migliore contrazione contemporanea di tutti i muscoli. Tale obiettivo può essere ottenuto effettuando gli esercizi a gamba tesa in galleggiamento, in stazione eretta, con l’aiuto di una cintura. In questo modo non si va a sovraccaricare il ginocchio. Esempi di tali esercizi sono:
Si possono effettuare esercizi specifici per il recupero del ginocchio (sia della mobilità in estensione che in flessione):
Per quanto riguarda la forza, in un secondo momento, si può inserire la nuotata: il dorso prima e lo stile poi (se il paziente sa nuotare). Si possono anche alternare le gambate: doppio movimento della gamba con la protesi e singolo movimento della gamba sana. Pian piano, si possono eseguire esercizi per la forza attraverso l’uso dei tubi galleggianti sia in flesso-estensione che a gamba tesa, variando la velocità dell’esecuzione.
Gli stessi esercizi possono essere eseguiti dapprima in acqua più alta poi in acqua sempre più bassa. In base anche alla riabilitazione a secco, possono essere inseriti, prima, esercizi che prevedono la salita di gradini alternando gli arti; poi, in un secondo momento, si può introdurre anche la discesa alternata. Molto dipende dalla paura e dallo stato psicologico del paziente. Infine, si possono far eseguire al paziente delle corsette in acqua utilizzando diverse andature e variando la velocità.
È importante, alla fine di ogni seduta, effettuare degli esercizi di stretching.
Guarda i video sulla riabilitazione del ginocchio sul nostro canale YouTube
Vuoi capire l’origine del tuo problema e strutturare il percorso fisioterapico migliore per risolverlo definitivamente?
Portaci prescrizioni mediche, risonanze e Rx. In questo modo potremo valutare insieme la situazione e stabilire il miglior percorso da fare per affrontare il tuo problema e risolverlo rapidamente.
Orari di apertura:
LUN – VEN: 8:30 – 20:30
SABATO: 8:30 – 14:30
Orari di apertura:
LUN – VEN: 8:30 – 20:30
Orari di apertura:
LUN – VEN: 08:30 – 20:30
SABATO: 8:30 – 14:30
Orari di apertura:
LUN – VEN: 8:30 – 20:30